La cura di chiama Ricerca, e anche Dalila, Massimo ed Elisa

Tornano i Giorni della Ricerca, dal 27 ottobre al 16 novembre con un calendario ricco e articolato per raccontare un anno di risultati, presentare le nuove sfide per migliorare la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro, e raccogliere fondi a sostegno degli oltre 770 progetti di ricerca in corso.

AIRC-scatto-campagna-clean-1200x1200.jpg

I Giorni della Ricerca vogliono dare un nome e un volto a tutti coloro che sostengono la ricerca. La campagna 2025 è dedicata a tutti i membri della community AIRC rappresentati idealmente da Dalila (donatrice), Massimo (testimone ricerca) ed Elisa (ricercatrice e volontaria), i cui nomi diventano la definizione stessa di cura. Non è facile credere in quel che non si vede e la ricerca sul cancro da molti è ancora percepita come qualcosa di astratto. Ma i risultati sono le tante persone guarite, un numero in costante aumento. AIRC da 60 anni alimenta la ricerca nel nostro Paese, un impegno straordinario possibile grazie a donatori e volontari, che con fiducia sono al fianco della Fondazione.

Storie di speranza

La storia di Massimo

“Io sono qui proprio grazie a medici e scienziati. Quando nel novembre del 2020 ho ricevuto la diagnosi, in un primo momento, ho pensato che tutto fosse finito. Poi ho cercato di razionalizzare, mi sono affidato con fiducia ai medici. Ho scelto di raccontare il mio percorso di malattia perché avevo bisogno di condividerlo, non sentirmi solo e spero possa aver aiutato altre persone nella mia stessa situazione. È stato un percorso tosto: in certi periodi sembravo un fantasma ma ho fatto un passo alla volta e oggi che sto bene voglio testimoniare l’importanza della ricerca”.

La-storia-di-Massimo---Giorni-2025.jpg